lunedì 6 maggio 2013

Vinitaly (Sicitaly) 2013.

Quest'anno ci siam lasciati un po' andare. Pochi gli stand visitati, poche le fotografie scattate, troppi i vini ingurgitati senza sputacchio; e qualcuno, senza fare nomi, era già esaustA nel primissimo pomeriggio. Vabbè, almeno abbiamo messo un po' il naso nel mondo dei vini siciliani.

Come al solito, la prima capatina è stata al padiglione Agrifood, dove, tuttavia, anziché mettere nello stomaco qualcosa di solido - come da buoni propositi - abbiam subito cominciato a darci dentro con la birra. Certo, i produttori presso cui siamo capitati meritavano proprio (e non mancheremo di inserirli nei prossimi programmi di viaggio): sia il bergamasco Elav, con le sue birre luppolate anglo-americane, sia il romano Birradamare, di cui abbiamo provato due "birrette" di stile ceco-tedesco, essenziali ma di gran personalità e pure ben fatte (almeno a parere di uno che non ne capisce).

Insomma, un po' la qualità dei prodotti, un po' la cortesia e la cordialità degli standisti-birrai, mi è balenata persino l'idea di passare la giornata là, a chiacchierare e sgargarozzare in pace...


Alla fine, sfortunatamente rinsaviti, abbiamo fatto leva verso le cantine siciliane, sia quelle ghettizzate nel VIVIT, sia quelle ospitate dal padiglione della Regione. A queste dedichiamo i nostri appuntini.
Terre siciliane IGT Bianco SP68 2012 Arianna Occhipinti (Vittoria, RG), da uve Albanello e Moscato di Alessandria, fermenta con lieviti indigeni (come tutti i vini di questa cantina, del resto), macera sulle bucce per 10 giorni e, dopo la svinatura, matura per 6 mesi in acciaio; di colore paglierino scarico, al naso floreale con note di zolfo, in bocca morbido ma piacevolmente acido. 


Terre siciliane IGT Nero d'Avola e Frappato SP68 2012 Arianna Occhipinti, con macerazione sulle bucce di 30 giorni e maturazione di 6 mesi in acciaio; ha un colore rubino, profuma di frutti di bosco ed erbe aromatiche, è fresco ed acido e leggermente astringente. 
Sicilia IGT Frappato 2011 Arianna Occhipinti rimane sulle bucce per ben 50 giorni, seguiti da 14 mesi in botti di rovere di Slavonia e due mesi in bottiglia; al naso, si incrociano i profumi di frutta e le note di evoluzione in legno, con sentori erbacei e di zolfo (che ricordano, questi ultimi, la verdura bollita); di corpo medio, è morbido ma con una netta astringenza.
Sicilia IGT Grotte Alte 2008 Arianna Occhipinti, vino da uve Frappato e Nero d'avola che, dopo una macerazione sulle bucce di 40 giorni, trascorre 4 anni in botti di rovere di Slavonia (peraltro, dovrebbe essere un Cerasuolo di Vittoria, eppure riporta la denominazione generica, perché?). Al naso è molto intrigante, con frutta e spezie ma anche note floreali e di idrocarburi; il corpo è medio-leggero ma sono ben percepibili l'acidità ed i tannini.
Cerasuolo di Vittoria Cl. DOCG 2010 Cos (Vittoria), con il 60 % di Nero d'avola ed il 40% di Frappato, entrambi fermentati in cemento, poi, mentre il Frappato rimane nelle vasche, il Nero d'avola passa in botti di rovere per 18-24 mesi; ha colore rubino piuttosto intenso, e profumi di ciliegie e amarene, legno e spezie; di corpo medio, è abbastanza morbido e leggermente tannico. 
Sicilia IGT Grillo 2011 Barraco (Marsala), ottenuto con fermentazione spontanea in acciaio, dove rimane fino al giugno successivo alla vendemmia; la macerazione sulle bucce di circa quattro giorni gli conferisce un brillante colore dorato ed un notevole carattere; profuma di idrocarburi e frutta secca (nocciole ed albicocche), con inaspettati sentori di ossidazione; al palato è aspro e sapido, dal netto finale amarognolo.
Sicilia IGT Catarratto 2011 Barraco ha modalità di vinificazione analoghe al Grillo: ne risulta un vino dorato, con profumi floreali e vegetali, salmastri e di frutta secca; in bocca è sapido e quasi asprigno, ed emergono sentori di albicocca e litchi.

Sicilia IGT Zibibbo Barraco, vinificato come sopra, di colore dorato, ha odori di erbe aromatiche e bergamotto, oltreché balsamici, ed un gusto prevalentemente sapido.
Sicilia IGT Nero d'avola 2010 Barraco, fermentato spontaneamente in acciaio, dove macera sulle bucce per circa due settimane e, poi, matura per circa un anno; ha colore rosso porpora, al naso è fruttato di ciliegie e more, aromatico e speziato (l'esaustA sente anche dell'incenso); in bocca è caldo e morbido, strutturato ed astringente.
Etna DOC bianco Ante 2011 de I custodi delle vigne dell'Etna (Castiglione di Sicilia, CT), con il 70% di Carricante e la restante percentuale in Minnella e Grecanico; dopo la fermentazione in botte, matura in vasche di cemento e di acciaio per circa un anno; vino dal colore paglierino-verdognolo e dai profumi fruttati e lievemente speziati, in bocca è molto equilibrato, fresco ed acido, sapido e strutturato.
Etna DOC rosato Alnus 2011 I custodi delle vigne dell'Etna non sappiamo da quali uve sia ottenuto (sicuramente, da disciplinare, almeno l'80% di Nerello Mascalese); ha colore cerasuolo ed odora di amaretto e nocino, in bocca spicca l'acidità, con leggera tannicità ed amarezza finale.
Etna DOC rosso Aetneus 2007 e 2008 I custodi delle vigne dell'Etna, ottenuto per l'80% da Nerello mascalese e, per il resto, da Nerello cappuccio ed Alicante, con macerazione sulle bucce di circa 12 giorni in acciaio e maturazione di oltre due anni in barriques usate; l'annata 2007 ha un colore rosso rubino, profumi di frutta matura (ciliegie), legno e spezie da evoluzione; è intenso, tannico e persistente, piacevolmente armonioso; l'annata 2008 odora di frutta e zolfo e la notevole astringenza non ce lo rende ancora molgo godibile.


Etna DOC Bianco 2011 Tenuta delle Terre Nere (Randazzo, CT), uve Carricante al 60%, Catarratto al 25%, il resto Grecanico e Minnella; è gialllo paglierino-verdognolo, con profumi floreali ed aromatici, in bocca fresco e sapido ma abbastanza morbido.
Etna DOC Rosso 2012 Tenuta delle Terre Nere, con Nerello mascalese ed una piccola percentuale di Nerello cappuccio, maturato quasi un anno in botte grande di rovere, ha colore rubino, profumi di frutta matura e vagamente di mosto, in bocca è caldo ma acido ed astringente.
Etna DOC Rosso Guardiola 2011 Tenuta delle Terre Nere, di Nerello Mascalese e per il 2% Nerello cappuccio, maturato in botti di varia misura per 16-18 mesi, è di colore rubino, con profumi di marasca, pepe, e sentori aromatici, in bocca è spiccatamente acido e tannico.


Etna DOC Rosso 2011 Graci (Castiglione di Sicilia), 100% di Nerello mascalese, con macerazione di due settimane sulle bucce, fermentazione con lieviti autoctoni e maturazione di un anno in botti grandi di rovere; al naso la ciliegia si mescola con i profumi vanigliati, in bocca è più fruttato, dà sensazioni  di freschezza, sapidità ed astringenza.
Sicilia IGT Bianco Pomice 2011 Tenuta di Castellaro (Lipari), con il 60% di Malvasia delle Lipari fermentato in acciaio ed il 30% di Carricante fermentato in barrique, mentre il rimanente 10% è ottenuto da altre uve autoctone; ci troviamo profumi floreali, agrumati e note di albicocca; al palato è spiccatamente fresco, acido e salato.
Sicilia IGT Rosso Suber 2010 Daino (Caltagirone, CT) da uve Nero d'avola al 50%, Alicante al 30% e Frappato al 20%, con macerazione sulle bucce di 14 giorni e maturazione in botti piccole per un anno; di colore rubino, al naso mostra intensi profumi di frutta appassita, spezie e pepe, in bocca è potente, caldo ma anche acido ed astringente.
Sicilia IGT Chardonnay 2010 Tasca d'Almerita - Tenuta Regaleali (Sclafani Bagni, PA) fermenta e matura in piccole botti di rovere e vi rimane per otto mesi; di colore giallo-verdognolo, profuma di agrumi, frutta esotica e banana, oltre alla speziature da barrique, con calore e morbidezza equilibrati dall'acidità e da una leggerissima piccantezza.

Nel VIVIT, peraltro, incappiamo pure nel Taurasi DOCG 2008 Contrade di Taurasi (Taurasi), da uve (aglianico) fermentate con lieviti indigeni, con macerazione sulle bucce dura circa 15 giorni; il vino, maturato in legno per il 30%, ha colore rubino di media intensità, profumi fruttati di ciliegie mature, con note balsamiche, speziate e pepate; in bocca è bruciante, tannico e piuttosto morbido.

Per la cronaca, attraversiamo anche lo stand di Fontanafredda-Mirafiore, ma gli appunti non sono intelligibili...

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